Vengo spesso presa in giro per la mia abitudine di lavare sempre e a prescindere la frutta e  la verdura.

Che sia una mela da sbucciare, un’arancia da spremere o un’insalata in busta io lavo sempre tutto, perché?

Cosa c’è sulla superficie:

Prima di tutto bisogna pulire i vegetali da ciò che l’uomo ci fa finire sopra:

  • Fungicidi
  • Pesticidi
  • Nitriti e nitrati
  • Altri composti chimici

Togliere quello che naturalmente ci può essere:

  • Terra
  • Batteri
  • Feci o urina di animali
  • Insetti, vermi…

Particolare attenzione:

Alcune di queste sostanze sono potenzialmente cancerogene. Quindi un accurato lavaggio (anche con uno spazzolino) è fondamentale per chi ha  familiarità per malattia tumorale, per chi è guarito e per chi si sta curando.

Altro accorgimento da mettere in atto è quello di togliere le foglie esterne di insalate, cavoli…

Poi è fondamentale tenere lontani i batteri più pericolosi da chi ha un sistema immunitario compromesso (malati o immunodepressi) o ancora in fase di sviluppo (bambini) o un po’ deficitario (anziani).

Donne in gravidanza:

Durante la gravidanza un’alimentazione sana e corretta è fondamentale per la salute di mamma e bimbo. Lavare sempre bene i vegetali allontana appunto le sostanze nocive anche dal nutrimento che arriva alla placenta. Attenzione maggiore va fatta se la donna non ha ancora avuto la toxoplasmosi: bisogna usare bicarbonato o detergenti adatti agli alimenti nell’ acqua di lavaggio per poi risciacquare a fondo.

Prodotti di quarta gamma:

Sono chiamati così gli alimenti semilavorati e pronti da consumare, come ad esempio le insalate o altre verdure già lavate-tagliate-imbustate.

Questo tipo di prodotto si sta diffondendo sempre più, ovviamente per la comodità. La sicurezza alimentare è regolamentata dalla Legge 77/2011 per i prodotti semilavorati, che ne garantisce l’igiene durante la produzione, confezionamento e commercializzazione.

Un recente studio pubblicato su “applied and environmental microbiology” (Primrose Freestone-University of Leicester) ha portato alla luce un problema: sulle foglie tagliate il batterio della Salmonella cresce facilmente. La proliferazione è aumentata fino a 2.400 volte, grazie al liquido che si libera dalle foglie recise. Il batterio si attacca sia alla superficie del vegetale che alla plastica delle confezioni. Purtroppo neanche lavaggi tenaci eliminano del tutto la salmonella.

I produttori devono mantenere la catena del freddo, cioè una temperatura costante di 8 gradi durante tutto il processo di produzione e commercializzazione. Nonostante tutti gli accorgimenti, alcuni casi di salmonella sono stati riscontrati, molto pochi e per fortuna non italiani.

Che fare?

I produttori devono aumentare sempre più gli standard di sicurezza.

Il consumatore deve mangiare il prodotto il prima possibile dopo l’acquisto e anche dopo l’apertura, questo per evitare che i pochi batteri presenti al momento dell’acquisto si moltiplichino.

Sottolineo ancora che particolare attenzione deve essere fatta dalle persone con le difese immunitarie compromesse o ridotte.

Lavare anche i vegetali pronti al consumo riduce comunque il numero di batteri che potenzialmente potrebbero entrare nel nostro organismo col cibo!

Ecco quindi perché bisogna lavare sempre frutta e verdura: per tutelare la nostra salute!

Bisogna infine ricordare che tutti i cibi crudi, vegetali e non, possono essere un rischio per la sicurezza alimentare, mentre la cottura è di solito garanzia di igiene.