Cos’è?

La Sindrome del colon irritabile è definita da un insieme di disordini funzionali  dell’intestino caratterizzata da dolore addominale diffuso e/o fastidio;  insorge in associazione ad un cambiamento della funzionalità intestinale, ad un cambiamento della forma delle feci e gonfiore addominale.

I sintomi possono essere:

  • Diarrea
  • Stipsi ostinata
  • Alternativamente stipsi/diarrea.
  • Può associarsi a cefalea, ansia, depressione.

La Sindrome del colon irritabile è diffusa e più comune tra le donne.

Una valutazione accurata e una precisa visita clinico-strumentale sono necessarie per escludere altre patologie e confermare la diagnosi.

Criteri di Roma III

Secondo i criteri di Roma III (linee guida) si può parlare di sindrome dell’intestino irritabile se il dolore o fastidio addominale sono presenti per almeno tre giorni al mese nei tre mesi precedenti  e che abbiano due delle seguenti caratteristiche:

  1. alleviati se l’intestino si libera
  2. compaiono insieme ad una variazione della funzionalità intestinale
  3. insorgono insieme ad un cambiamento nella consistenza delle feci

 

 La presenza di una o più delle condizioni seguenti è utile per la diagnosi:

  • meno di tre evacuazioni a settimana
  • più di tre evacuazioni al giorno
  • feci dure e caprine
  • feci molli o liquide
  • sforzo durante l’evacuazione
  • stimolo a defecare
  • sensazione di svuotamento intestinale incompleto
  • presenza di muco nelle feci
  • tensione o distensione addominale

Alimentazione

Alcuni alimenti sembrano influenzare i sintomi di tali patologia, in generale però si può affermare che una dieta bilanciata ricca di fibre può alleviare i sintomi:

  • La crusca non offre un vantaggio clinico significativo perché è poco tollerata dai pazienti con sindrome dell’intestino irritabile.
  • Le fibre solubili invece, danno un concreto aiuto indiretto all’intestino promuovendo la crescita di flora protettiva oltre a regolare la funzione intestinale e a ridurre la microinfiammazione correlata all’intestino irritabile.
  • Studi recenti hanno dimostrato i benefici nell’uso di probiotici e prebiotici sia in prevenzione che in trattamento. I probiotici sono microrganismi viventi che portano ad una riduzione della produzione di gas e quindi ad un miglioramento nel dolore addominale; anche associati con prebiotici (in particolare con FOS –fruttooligosaccaridi)

Alimenti che  contengono i fruttoligosaccaridi: banana, aglio, cipolla, carciofi, asparagi, pomodoro, carote, miele, zucchero di canna, grano, orzo, segale, avena, porri, fagioli, cicoria, tarassaco.

Ecco gli alimenti che normalmente non interferiscono coi sintomi:

  • PANE INTEGRALE, PANE TOSTATO, GRISSINI.
  • TUTTE LE CARNI E PESCI MAGRI PURCHE’ CUCINATI ARROSTO, AI FERRI O LESSATI
  • PATATE, CAROTE CRUDE, POMODORI SENZA BUCCIA E SENZA SEMI, ZUCCHINE, BIETOLE SENZA COSTA, CUORE DI CARCIOFO, INSALATA BELGA O MOLTO TENERA, FINOCCHI.
  • LA FRUTTA CONSIGLIATA: BANANE, PESCHE, MELONE, MELE, SPREMUTA D’AGRUMI, ALBICOCCHE.
  • LO YOGURT PUO’ ESSERE CONSUMATO SOLO IN PICCOLE QUANTITA’ E SE TOLLERATO, IL LATTE VACCINO PUO’ ESSERE SOSTITUITO DAL LATTE DI SOIA, LATTE DI RISO O LATTE DELATTOSATO AD ALTA DIGERIBILITA’.

Ecco gli alimenti che possono peggiorare i sintomi:

  • PANE FRESCO CON MOLTA MOLLICA,
  • PASTE RIPIENE CON VERDURE E CON LATTICINI (LASAGNE, CANELLONI, TORTELLONI, ETC.), MINESTRONI, ZUPPE DI LEGUMI, BRODI ED ESTRATTI DI CARNE
  • CARNI GRASSE, CACCIAGIONE, INSACCATI IN GENERE, UOVA FRITTE.
  • CRAUTI, FOGLIE DEL CARCIOFO, SPINACI, CIPOLLE, RUCOLA, RAVANELLI, CETRIOLI, SEDANI E LEGUMI.
  • LATTE, FORMAGGI.
  • CAFFE’, TE’, CIOCCOLATO
  • DOLCIFICANTI COME SORBITOLO E FRUTTOSIO.
  • TRA LA FRUTTA, SONO SCONSIGLIABILI LE PRUGNE, PERE, FRUTTI DI BOSCO, FRUTTA SECCA, UVA E TUTTA LA FRUTTA CHE CONTIENE SEMI.
  • ODORI E SPEZIE.

Consigli utili

  • Per favorire la motilità intestinale preparare piatti semplici, fare pasti piccoli e frequenti
  • Consumare i pasti a tavola mangiando lentamente
  • Seguire una alimentazione equilibrata tipicamente mediterranea con frutta,verdura e cereali
  • Bere acqua durante la giornata
  • Utilizzare probiotici e prebiotici
  • L’introito di fibre deve essere graduale nel tempo
  • I kiwi oltre a contenere una buona quantità di fibre per riequilibrare l’intestino, possono potenziare l’azione delle fibre prebiotiche
  • Valutare la tolleranza individuale agli alimenti
  • Ridurre l’uso di caffè, alcool, alimenti grassi e piatti elaborati
  • Evitare alimenti contenenti sorbitolo, mannitolo presente in gomme da masticare, caramelle senza zucchero… (leggere le etichette)
  • Particolare attenzione a legumi (fagioli, piselli, lenticchie), cavoli, cavolfiori, broccoli che possono, durante la digestione, fermentare e produrre gas in grandi quantità

Qualche altro consiglio………..

  • eliminare gli stress ambientali
  • migliorare la qualità di vita
  • praticare con regolarità attività fisica moderata che concorre ad attenuare i sintomi